In questo articolo voglio parlarvi della mia esperienza personale alla Barcelona Bridal Fashion Week. In particolare voglio raccontarvi il dietro le quinte della sfilata della nuova collezione sposa 2023 e i momenti di condivisione e di crescita insieme agli altri designer.
Voglio dirvi la verità, per chi come me ha studiato moda e fa la stilista di professione, sfilare con il proprio brand è una tappa importantissima, a cui si aspira fin da piccoli. Ma non tutte le passerelle sono uguali, per me la sfilata degli abiti da sposa 2023 è la conclusione di un percorso; significa mostrare il proprio lavoro ad una platea competente, finalizzata alla distribuzione del marchio.
Per questo quando ho saputo che ero stata selezionata fra i new talent, per la Barcelona Bridal Fashion Week 2022, ho pensato che un piccolo sogno era alla mia portata, pronto a diventare realtà.
Chi mi conosce lo sa, sono una persona determinata, ho tante idee e desideri nella testa e faccio sempre di tutto per realizzarli. Se penso che More è nato poco più di sette anni fa, in un piccolo atelier nel centro storico di Palermo, ritrovarmi adesso con questa grande opportunità, è una grande soddisfazione; frutto di tanto impegno e sacrificio e di tante spose che hanno scelto i miei abiti, preferendo uno stile innovativo che racconta una donna autentica.
La Barcelona Bridal Fashion Week è un palcoscenico internazionale di grande prestigio, forse la passerella più importante per la moda sposa a livello mondiale. Qui sfilano tutti i grandi marchi, da Viktor & Rolf a Marchesa, Pronovias o Jesus Peiro, ma trovo anche molto interessante il fatto che si dia spazio ai giovani designers.
Studiare e ideare una collezione sposa per una sfilata così importante, non è facile; soprattutto se non si vuole tradire il proprio stile e la propria identità, creando sempre degli abiti pensati prima di tutto per le future spose. Abiti che per me devono sempre mettere al primo posto la vestibilità e la cura artigianale di ogni dettaglio.
Uno stile riconoscibile, capace di portare con sé quei valori legati al territorio e alla nostra tradizione.
La mia volontà è sempre stata quella di trasferire un po’ di bellezza della mia terra negli abiti da sposa che disegno. Sono affascinata dal periodo storico dei primi ‘900, che ha visto Palermo fra le capitali del Liberty; ed è a questi anni che spesso mi ispiro. E così è stato con la nuova collezione FLORALIA, che prende il nome dagli affreschi in stile Art Nouveau realizzati da Ettore da Maria Bergler nella sala Basile a Villa Igiea a Palermo. Un luogo che ho sempre desiderato visitare e che, per una serie di coincidenze, ho potuto ammirare in tutta la sua bellezza studiandone ogni particolare.
La collezione è nata senza che me ne accorgessi, come se gli abiti uscissero direttamente dai dipinti; pronti a calcare la passerella della Barcelona Bridal Fashion Week.
Quindi dopo mesi di studio e lavorazione, è arrivato il momento di partire per la Spagna, con un carico di emozioni e aspettative molto grande da sostenere, ma allo stesso tempo incredibilmente bello da portare con sé. Non sai mai cosa aspettarti quando affronti un’esperienza la prima volta, ma ero decisa a vivere bene ogni attimo, gustandone ogni istante.
Il primo giorno abbiamo allestito, insieme ai miei collaboratori, lo stand che avrebbe accolto una selezione dei nostri abiti e la nuova collezione FLORALIA. È stato il primo impatto con la fiera, con lo sguardo ti guardi intorno e provi a confrontarti con gli altri espositori; ti senti piccola di fronte a brand ben più grandi e blasonati, ma ti rendi conto che ci sei anche tu, pronta a percorrere la tua strada. Una bellissima sensazione!
Il secondo giorno la fiera avrebbe aperto i battenti al pubblico; allo stand sarebbero rimasti i miei assistenti, mentre io mi sarei occupata del fitting con le modelle per la sfilata del giorno dopo. È bello quando gli abiti prendono vita addosso a delle splendide ragazze, è come se quello che avevi nella testa prendesse forma. Solo alcuni abiti hanno avuto bisogno di correzioni, ma nel complesso il fitting è andato benissimo, regalandomi una grande energia che ho condiviso con gli altri designer con i quali dividevamo le fitting room.
Da questo evento mi aspettavo tanto, ma forse la cosa più bella è stata quella più inaspettata. In quei giorni ho creato bellissimi legami con gli altri giovani stilisti che condividevano con me la passerella: dalla vulcanica Lorena Panea, alla dolcissima Elisa di Poesie Spose e infine lo spassoso Simone Marulli.
Tutti sono stati estremamente generosi con me, parlandomi delle loro esperienze passate alla Barcelona Bridal Fashion Week, visto che ero l’unica al debutto in passerella. Mi hanno rassicurata facendomi tanti complimenti, che ho convintamente contraccambiato per i loro splendidi lavori. Io ho regalato loro il mio entusiasmo, quello di chi affronta una nuova avventura. Non c’è stata mai invidia fra di noi, ma una sincera condivisione, è la cosa più bella che mi porto dietro da Barcellona. Perché sono sempre convinta che sono i rapporti umani la più grande ricchezza. Spero che sia l’inizio di un’amicizia professionale che ci accompagnerà per gli anni a venire, magari sostenendoci a vicenda con consigli e battute sempre pronte a sdrammatizzare lo stress del momento.
Quello che fa la differenza in manifestazioni così grandi è l’organizzazione. Non c’è stato un singolo momento, in tutti questi giorni, in cui mi sono sentita sola o in difficoltà nel portare avanti il mio lavoro prima della sfilata. Tutti mi sono stati sempre vicini, pronti a risolvere ogni problema e mi sento di ringraziarli dal profondo del cuore.
Poi è arrivato il momento clou, il giorno della sfilata dei miei abiti da sposa!
In un attimo tutto ha avuto inizio, i dieci minuti prima sono un esperienza astrale! Come se ci si muovesse fuori dal tempo, la tensione è altissima, ma la concentrazione lo è altrettanto, devi controllare ogni particolare; per fortuna le mie vestieriste sono state fantastiche e la professionalità delle modelle ha reso anche questo ultimo step abbastanza agevole.
Tutto ad un tratto inizia la musica che i Crayon Made Army hanno composto per la mia sfilata; la prima modella entra in scena e il cuore si ferma e poi comincia a battere fortissimo; una gioia enorme mi afferra e mi abbraccia fortissimo. Affianco ho il mio compagno che ha condiviso tutto il mio percorso insieme a me, sento che sto bene, che tutta la bellezza che volevo portare su quella passerella sta fluendo libera attraverso i miei abiti; mentre sullo sfondo le immagini create da Filippo Micciarelli creano un contorno perfetto ad incastonare un momento unico.
Poi gli applausi mi spingono in scena, saluto tutti e ringrazio trattenendo il respiro, sorrido e penso che è fatta! Sono atterrata dopo un volo velocissimo, ma continuo a sentirmi le ali, abbraccio tutti, compresa me stessa, mi dico grazie e sorrido! Amo il mio lavoro!
Quello che accade dopo è una ventata di complimenti e di apprezzamenti per la collezione. La cosa che mi gratifica di più è che tanti elogi sono arrivati da addetti ai lavori, un riconoscimento importante per il lavoro svolto fino ad adesso. Fra tanti ricordo quello di Giovanni Sparacio, editor di Elle Spose, che mi ha seguito in tutti questi anni di crescita, che mi ha abbracciato con gli occhi lucidi di felicità per il traguardo raggiunto.
Ora che sono passati un po’ di giorni dalla sfilata della collezione sposa FLORALIA alla BBFW22, sono felice di aver fatto un’esperienza simile, perché mi ha dato la certezza di lavorare nella direzione giusta. Adesso ci sono i mesi dei matrimoni davanti e la cosa che più conta è preparare le mie spose per la loro “passerella” più importante! Però vi confesso che ho già molte idee per la prossima collezione e per una nuova sfilata alla Barcelona Bridal Fashion Week.
Morena Fanny Raimondo